Graziella De Palo: una storia italiana – podcast “Omissis”
Il 22 agosto 1980 Graziella De Palo, con il collega Italo Toni, partono per il Libano per un’inchiesta sul traffico d’armi fra Italia e Medio Oriente. Il 2 settembre 1980 i due giornalisti scompaiono. Da allora non si sono più avute loro notizie.
Un podcast su Radio 3 per tenere accesi i riflettori su uno dei misteri italiani più controversi di sempre: la scomparsa a Beirut 42 anni fa della giornalista Graziella De Palo insieme al collega Italo Toni.
Da quel giorno dei due cronisti non si sono più avute notizie certe. Da oggi su RaiPlay Sound si può ascoltare il podcast “Omissis” dal titolo ‘Graziella De Palo: una storia italiana’. Tante le testimonianze preziose raccolte (fra gli altri, Andrea Purgatori, Edoardo Albinati, Amedeo Ricucci, Valter Vecellio, Antonella Beccaria, Massimo Lugli) insieme al contributo di tre grandi attori come Valentina Carnelutti, Maria Paiato e Massimo Popolizio.
Al centro di “Omissis” si snoda la storia di una grande amicizia femminile negli anni nerissimi dell’Italia. La vicenda di una giovane vita che, inconsapevolmente, incontra sul suo breve cammino tutti i misteri d’Italia in un anno, il 1980, fitto di avvenimenti drammatici. Un anno in cui morirono giornalisti e giudici, tremarono e crollarono le case in Irpinia, tremò e si sgretolò la stazione di Bologna, un aereo svanì nel mare di Ustica e quattro colpi di pistola uccisero John Lennon.
Una serie di eventi in cui la storia di una ragazza di 24 anni che attirò a sé quanto di oscuro c’era in Italia quasi si smarrisce. In realtà è la storia di due amiche adolescenti, che crescono, inseparabili, negli anni Settanta, che militano, ventenni, nel Partito Radicale e diventano giornaliste. Una si occuperà di cultura, l’altra di traffico d’armi. Quest’ultima è Graziella De Palo, di cui si è persa ogni traccia il 2 settembre 1980.
La sua scomparsa a Beirut, e quella del collega ed ex compagno Italo Toni, diviene il nodo, tuttora non sciolto, di un groviglio di interessi, depistaggi, trame in cui tutto è collegato: la strage di Bologna e Gladio, l’assassinio di Ilaria Alpi e le navi dei veleni, la P2 e la morte di Aldo Moro. Sulla scomparsa di Graziella è stato posto il segreto di Stato: per oltre quarant’anni, la sua famiglia, una quieta famiglia borghese, si è trasformata in agenzia investigativa, ogni volta trovando di fronte un muro di silenzio.
La scomparsa in Libano e le inchieste
Il 22 agosto 1980 Graziella De Palo, con il collega Italo Toni, parte per il Libano, dopo aver pubblicato su Paese Sera un’inchiesta sul traffico d’armi fra Italia e Medio Oriente e sui servizi segreti deviati. Il 2 settembre 1980 i due giornalisti escono dall’Hotel Triumph di Beirut e salgono su un’auto. Avvertono l’ambasciata italiana in Libano: “Se non torniamo entro tre giorni, venite a cercarci”. Da allora non si sono più avute loro notizie.
Nel corso di questi 42 anni si sono svolte diverse inchieste, giornalistiche e giudiziarie, ma senza mai arrivare a svelare la verità. Nel 2019 le famiglie di Graziella e di Italo hanno chiesto di riaprire per l’ennesima volta le indagini sulla loro sparizione. I familiari chiedono di poter visionare gli incartamenti senza gli omissis, ma il prolungamento del segreto di stato – decretato proprio nei giorni scorsi – fa sì che i documenti restino ancora secretati fino al 2030.
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