Giorgiana Masi, studentessa uccisa in piazza
Il 12 maggio 1977 a Roma Giorgina Masi (detta Giorgiana), studentessa diciannovenne del Liceo Pasteur, sta partecipando ad una manifestazione organizzata dai Radicali nel terzo anniversario della vittoria referendaria sul divorzio. Ministro dell’Interno è Francesco Cossiga. Nei giorni precedenti, temendo scontri con gruppi di autonomi, le autorità di pubblica sicurezza avevano vietato la manifestazione e, per far rispettare il divieto, hanno disposto un nutrito servizio di ordine pubblico. Il leader dei Radicali Marco Pannella – che in Parlamento aveva criticato la scelta del governo, evocando il rischio di “una vittima” – decide di forzare il blocco. All’altezza di Ponte Garibaldi iniziano gravi scontri tra dimostranti e forze dell’ordine, vengono lanciati ordigni incendiari. Verso le 20 due ragazze e un carabiniere sono bersaglio di arma da fuoco: una delle ragazze è Giorgiana che, colpita alla schiena, muore durante il trasporto in ospedale.