Strage di Bologna, sentenza per Cavallini: “Ergastolo”
Come aveva chiesto la Procura, è stato ritenuto colpevole del reato di concorso in strage
Bologna, 9 gennaio 2020 – Dopo 6 ore e mezza di camera di consiglio, i giudici hanno decretato che Gilberto Cavallini è colpevole del reato di concorso in strage per la bomba esplosa il 2 agosto 1980 per la quale sono già stati condannati in via definitiva Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini (ergastolo ai primi due, trent’anni per il terzo). L’ex Nar è stato così condannato all’ergastolo: una sentenza che conferma la matrice fascista della strage.
I pm Enrico Cieri, Antonella Scandellari e Antonello Gustapane avevano chiesto proprio l’ergastolo per Cavallini: “Se doveste ritenere che Cavallini – hanno spiegato i magistrati rivolgendosi alla Corte – abbia semplicemente offerto ai tre condannati in via definitiva solo un passaggio fino a Bologna, mentre lui si dedicava ad altro, quantomeno dovreste ritenere il contributo di aver offerto una base logistica e documenti contraffatti, in tutti i casi si tratta di una condotta di partecipazione colpevole alla strage, che lo deve far ritenere responsabile”. La bomba alla stazione di Bologna ha causato 85 morti e oltre 200 feriti.
Cavallini, invece, si è professato innocente. L’ex Nar, 67 anni, è stato condannato a otto ergastoli e attualmente detenuto a Terni in regime di semilibertà. Poco prima della sentenza ha dichiarato (video): “Sono in carcere dal 12 settembre 1983, da 37, 38 anni…. Ho perso il conto. Anni di galera che mi sono meritato e che non li contesto. Li ho scontati tutti – ha spiegato – e sono pronto a scontarne altri, la cosa non mi piace ma la accetto. Credo comunque di aver fatto cose per le quali queste condanne siano meritate. Quello che non accetto è dover pagare per quello che non ho fatto, non tanto e non solo in termini carcerari ma anche di immagine. E di credibilità. Noi, e mi riferisco anche ai miei compagni di gruppo, tutto quello che abbiamo fatto, lo abbiamo fatto alla luce del sole, a viso scoperto; lo abbiamo rivendicato e pagato”.
Gilberto Cavallini non era in aula al momento della sentenza. L’ex Nar alle 15.05 è tornato a Terni, dove è detenuto in regime di semilibertà. Erano presenti invece una trentina di familiari delle vittime, tra i banchi del pubblico, che hanno accolto il verdetto in maniera composta, con evidente soddisfazione. Il dibattimento contro Cavallini è iniziato due anni fa.
Per l’ex Nar è stata anche disposta una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro in favore delle parti civili che hanno perso un parente di primo grado o il coniuge; di 50mila euro in favore delle parti civili che hanno perso un parente di secondo grado o un affine di primo o secondo; di 30mila euro in favore delle parti civili che hanno perso un parente o un affine di grado ulteriore; di 15mila euro in favore di ogni parte civile che abbia riportato lesioni in proprio e di 10mila euro in favore di ogni parte civile che abbia un parente che ha riportato lesioni.
[Articolo de Il Resto del Carlino: https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/strage-cavallini-sentenza-1.4972444]
30 gennaio 2019 – Strage Bologna, ex NAR Cavallini: “Denuncio familiari delle vittime“