Piazza della Loggia
Alle 10.12 del 28 maggio 1974 in piazza della Loggia, a Brescia, un ordigno – collocato in un contenitore della spazzatura – esplode provocando 8 vittime* e circa cento feriti, durante una manifestazione indetta da sindacalisti e antifascisti per protestare contro una serie di attentati avvenuti nella zona. La paternità della strage viene rivendicata da “Ordine nero” e da “Anno zero-Ordine nuovo”. Il giorno prima del fatto, un messaggio proveniente da Ordine nero-Gruppo Anno zero-Briexien Gau e diretto a quotidiani di Brescia aveva preannunciato attentati contro esercizi pubblici. Nel messaggio si assumeva che, con gli attentati, si intendeva anche ricordare la morte di un giovane bresciano – avvenuta qualche giorno prima a seguito dello scoppio di una bomba trasportata sulla sua moto Vespa – già militante in formazioni extraparlamentari di estrema destra, oltre che in contatto con «elementi dell’oltranzismo nero di Milano e Verona». La sua morte aveva destato in Brescia emozione vivissima, convalidando l’opinione, però, che gli attentati e le aggressioni ripetutesi in quegli stessi giorni nelle scuole e contro sedi «di partiti della sinistra e di organizzazioni sindacali» avevano posto la città al centro di una «manovra eversiva» diretta a contrastare mutamenti sociali in senso progressista. Per questi motivi, sindacalisti e antifascisti avevano indetto la manifestazione del 28 maggio conclusasi poi con la sanguinosa strage.
*Le vittime sono Giulietta Banzi Bazoli, Livia Bottardi Milani, Clementina Calzari Trebeschi, Alberto Trebeschi, Euplo Natali, Luigi Pinto, Bartolomeo Talenti, Vittorio Zambarda.
Le indagini furono lunghe e complesse. Da allora si sono celebrati tre processi. Dopo 40 anni di impunità, il 22 luglio 2015 la Corte d’appello di Milano ha condannato all’ergastolo per strage il dirigente di Ordine Nuovo Carlo Maria Maggi, come organizzatore dell’eccidio, e il militante e informatore del “Sid” (l’allora servizio segreto militare) Maurizio Tramonte, per concorso in strage. Sentenza confermata dalla Cassazione nel 2017. Non sono ancora stati identificati gli esecutori materiali e non c’è stata nessuna condanna per i depistaggi, seppure ricostruiti e dimostrati.
Nel 2021 viene chiusa la quarta inchiesta sulla strage: il 5 ottobre 2022 la Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per i neofascisti veronesi Marco Toffaloni e Roberto Zorzi, accusati di essere complici della strage.
Documentazione sulla strage di piazza della Loggia
Bibliografia:
– Francesco Barilli, Matteo Fenoglio – Piazza della Loggia – Vol. 1 [fumetto], Becco Giallo 2012
– S. Boffelli, C. Massentini, M. Ugolini – Noi sfileremo in silenzio. I lavoratori a difesa della democrazia dopo la strage di piazza della Loggia, Ediesse 2007
– Pino Casamassima – Piazza Loggia, Sperling & Kupfer 2014
– Benedetta Tobagi – Una stella incoronata di buio. Storia di una strage impunita, Einaudi 2013
– Arnaldo Trebeschi – Ostacoli-verità, Serra Tarantola Editore 2018
Documentario Rai Piazza della Loggia: il luogo della memoria [Blu notte, 2007]
Intervista a Benedetta Tobagi (2014)
Speciale di Radio Radicale sulla sentenza – 22/07/2015