Mauro Rostagno, attivista ucciso dalle mafie
26 settembre 1988, Lenzi di Valderice (Trapani). Il giornalista e sociologo Mauro Rostagno viene assassinato da killer di Cosa nostra mentre esce dagli studi televisivi dell’emittente locale RTC, dove da tempo si occupa di inchieste sulla mafia. La sua auto viene fermata da due uomini che gli sparano con un fucile a pompa e una pistola, uccidendolo sul colpo. Aveva 46 anni e, alle spalle, una vita molto intensa: fu, tra l’altro, uno dei fondatori del movimento politico Lotta continua.
Secondo la sentenza d’appello della Corte d’assise di Palermo – emessa il 19/02/2018 – Rostagno «creava fastidio al boss Mariano Agate allo stesso modo con il quale Peppino Impastato aveva infastidito Gaetano Badalamenti: vale a dire al punto da indurlo a decretarne la sua soppressione». I giudici hanno condannato all’ergastolo il boss Vincenzo Virga (mandante, di primo livello), ma hanno assolto il presunto killer, Vito Mazzara, che in primo grado era stato condannato. La sentenza della Cassazione è prevista per il 27 novembre 2020.
Documentario Rai “Mauro Rostagno, il giornalista vestito di bianco” [Diario civile 2019]
Bibliografia:
N. Blunda, M. Rizzo, G. Lo Bocchiaro – Mauro Rostagno. Prove tecniche per un mondo migliore, Becco Giallo 2010
Maddalena Rostagno (con Andrea Gentile) – Il suono di una sola mano, Il Saggiatore 2011
Adriano Sofri – Reagì Mauro Rostagno sorridendo, Sellerio 2014