Marco Biagi e le “Nuove Brigate Rosse”
Bologna, 19 marzo 2002: dopo mesi di minacce il giuslavorista Marco Biagi, collaboratore del Ministero del Lavoro, inspiegabilmente privato della scorta, viene assassinato davanti a casa. Saranno condannati alcuni esponenti delle “Nuove Brigate Rosse“. Tra questi Nadia Desdemona Lioce, arrestata il 2 marzo 2003 in seguito ad una sparatoria sul treno Roma-Firenze, che costerà la vita all’agente della Polfer Emanuele Petri.
Nonostante nel processo siano state accertate le responsabilità di sei brigatisti, restano da chiarire alcuni aspetti della vicenda. Il 4 aprile 2002 a Guidonia Montecelio, vicino a Roma, il tecnico informatico Michele Landi – già consulente della Guardia di Finanza e del pm Lorenzo Matassa – viene trovato “impiccato”, con le ginocchia appoggiate sul divano. Landi aveva anche svolto una perizia per l’avvocato di Alessandro Geri, presunto telefonista (poi scagionato) delle “Nuove BR” per l’omicidio di Massimo D’Antona, anch’egli consulente del Ministero del Lavoro, assassinato il 20 maggio 1999.
L’omicidio del Professor Marco Biagi (ricostruzione storica di Alessandro Calissi)
Altri omicidi di economisti impegnati nelle riforme del mercato del lavoro:
- 16 aprile 1988: Roberto Ruffilli
- 27 marzo 1985: Ezio Tarantelli
Documentario Rai Marco Biagi, chi tocca muore (2012)
Bibliografia:
Daniele Biacchessi – Una stella a cinque punte. Le inchieste D’Antona e Biagi e le nuove Br, Dalai 2007
Giorgio Galli – Piombo rosso, Baldini&Castoldi 2004
Achille Melchionda – Marco Biagi. Storia di un uomo lasciato solo, Minerva 2015
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