Legacoop “pianta la memoria” tra Bologna e Palermo
Grazie al progetto sostenuto da Legacoop Bologna, un gruppo di studenti di Marzabotto sarà a Palermo per commemorare i 20 anni della strage di via D’Amelio

Da Bologna a Palermo e viceversa per fare memoria grazie al progetto Piantiamo la memoria, promosso da Legacoop Bologna e sostenuto da Coop Adriatica, Cotabo, Assicoop, Libera, in collaborazione con altre realtà associative bolognesi (Centro Musicale PocArt, Associazione Proteo Fare Sapere, Associazione Dry-art), il CEDOST (Centro di Documentazione storico-politica su stragismo e terrorismo), l’Associazione familiari delle vittime della strage del 2 Agosto 1980, l’Unione Familiari Vittime per Stragi e la Rete degli Archivi per non dimenticare.
I protagonisti del progetto sono i ragazzi della scuola media di Marzabotto e i loro coetanei della scuola media Giovanni Falcone di Palermo, che si sono uniti in un simbolico gemellaggio della memoria per tenere vivo il ricordo dei due magistrati trucidati dalla mafia e delle stragi di Marzabotto e del 2 agosto 1980.
Grazie al progetto Piantiamo la memoria, partito nei mesi scorsi con una serie di lezioni nelle scuole interessate, dal 17 al 20 luglio, una quindicina di ragazzi della scuola media di Marzabotto saranno a Palermo per commemorare i 20 anni dell’uccisione di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta e per visitare i luoghi simbolo della lotta alla mafia, tra i quali le cooperative di Libera Terra dell’Alto Belice corleonese che operano sui terreni confiscati alla mafia. Giovedì 19 luglio, i ragazzi di Marzabotto assieme al presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage del 2 agosto Paolo Bolognesi, saranno in via D’Amelio, accolti dall’Assessore alla scuola del Comune di Palermo Barbara Evola, che recapiterà ai ragazzi un caloroso messaggio di benvenuto da parte del neo sindaco Leoluca Orlando, e dalla sorella del magistrato Rita Borsellino.
L’europarlamentare ha scritto una lettera di ringraziamento agli studenti bolognesi che all’epoca dei fatti non erano neanche nati: “Fare memoria non è ricordare o commemorare, ma rendere vivo un messaggio, una lezione, che mio fratello Paolo e Giovanni Falcone ci hanno lasciato in eredità, un messaggio che deve camminare sulle nostre e soprattutto sulle vostre gambe, forti e robuste e piene di vita capaci di andare ovunque”. Nella lettera, Rita Borsellino si è soffermata anche sulla ricerca della verità a 20 anni da quelle stragi: “Oggi, purtroppo, aspettiamo ancora di conoscere la verità , una verità che tarda ad arrivare ma che non smetteremo mai di cercare con forza”. “Se la gioventù le negherà il consenso” – conclude Rita Borsellino citando le parole del fratello – “anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà. Come in un incubo”.
Il progetto Piantiamo la memoria ha ottenuto il patrocinio dei Comuni di Bologna e Marzabotto, della Provincia di Bologna, dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna e della Regione Emilia-Romagna. L’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi ha inviato una lettera di saluto agli studenti delle scuole coinvolte con una riflessione sull’importanza della memoria. “Rivolgo un saluto particolare agli studenti dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone e ai loro insegnanti” – ha scritto Bianchi in un passaggio della lettera – “certo che l’incontro tra i ragazzi delle scuole bolognesi e palermitane sia un’occasione importante per costruire una memoria condivisa, in cui il sacrificio di uomini come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, quello delle vittime del 2 agosto a Bologna e di tutte le stragi di terrorismo e di mafia in Italia, rappresentino un’eredità capace di dare ai ragazzi e alle ragazze la forza di esplorare tutte le potenzialità del presente e di una nuova e forte idea di democrazia e di cittadinanza per pretendere un futuro e un paese migliori”.
Il secondo tempo di Piantiamo la memoria sarà a Bologna, il prossimo 2 agosto. In città ci sarà una delegazione guidata dall’assessore alla scuola di Palermo Barbara Evola per rinnovare il patto tra le due città in nome della memoria, della legalità e per la ricerca di verità e giustizia. In occasione del 32° anniversario della strage alla stazione di Bologna, saranno presentati i contributi di Piantiamo la memoria.
“Sosteniamo con convinzione questo progetto”, dichiara il presidente di Legacoop Bologna Gianpiero Calzolari. “Per un’associazione come la nostra, che ha sempre fatto della legalità il suo punto di riferimento e che da anni sostiene con idee, progetti e contributi le cooperative di Libera, coltivare la memoria è importante. E’ importante tenere vivo il ricordo delle stragi e far crescere nei giovani, a cominciare dalla scuola, una cultura della legalità, del rispetto e della convivenza che è alla base della crescita e dello sviluppo del nostro Paese”. Coop Adriatica, principale sostenitore del progetto, ha fatto della legalità uno dei cinque ambiti di intervento delle proprie politiche sociali: “Iniziative come questa offrono strumenti concreti e innovativi per “piantare la memoria” – sottolinea il presidente Adriano Turrini – “a partire da una scuola che aiuti a non dimenticare e educhi le nuove generazioni alla legalità, cioè ai valori fondamentali della convivenza civile e della coesione sociale”.
[Ufficio stampa Legacoop Bologna – 18 luglio 2012]
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