Emilio Alessandrini, magistrato ucciso da Prima Linea
A Milano, il 29 gennaio 1979, attorno alle 8.30, dopo aver accompagnato a scuola il figlio Marco di otto anni, il magistrato Emilio Alessandrini si diresse verso la propria abitazione per parcheggiarvi l’auto e poi recarsi a piedi al palazzo di giustizia di Milano dove, dal 1968, svolgeva funzioni di sostituto procuratore della Repubblica. All’incrocio tra viale Umbria e via Muratori cinque persone, due delle quali armate, gli si avvicinarono esplodendogli contro otto colpi di pistola e uccidendolo all’istante. Il giorno successivo all’omicidio, Walter Tobagi – giornalista che sarebbe stato a sua volta ucciso da terroristi – scrisse sul Corriere della Sera: «Sarà per quella faccia mite, da primo della classe che ci lascia copiare i compiti, sarà per il rigore che dimostra nelle inchieste, Alessandrini è il prototipo del magistrato di cui tutti si possono fidare; era un personaggio simbolo, rappresentava quella fascia di giudici progressisti, ma intransigenti, né falchi chiacchieroni, né colombe arrendevoli».
Nato nel 1942 a Penne, in provincia di Pescara, il sostituto procuratore Alessandrini aveva seguito le indagini sul procedimento per la strage di piazza Fontana, quelle sull’eversione legata al terrorismo rosso e, infine, quelle sul coinvolgimento di servizi segreti nella strategia della tensione. La sua attività e il suo scrupolo professionale fecero sì che egli attraesse ben presto l’attenzione di gruppi terroristici di sinistra, che provvidero a “schedarlo” e identificarono in lui un elemento pericoloso, in grado di individuare le menti direttive e le finalità delle azioni eversive. Gli autori dell’attentato, appartenenti al gruppo terroristico di estrema sinistra Prima Linea, furono individuati e condannati nell’ambito di un processo, a carico di oltre 100 imputati, che ripercorse la folle attività svolta in quegli anni da quella organizzazione. Tra gli esponenti di Prima Linea condannati: Roberto Sandalo (le sue dichiarazioni smantellarono l’organizzazione terroristica), Sergio Segio, Bruno Rossi Palombi, Marco Donat Cattin (figlio del dirigente democristiano Carlo Donat Cattin).
Intervista a Marco Alessandrini, figlio del magistrato.
40° anniversario [servizio RaiNews24, 2019]